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First: Nothing Drives Us Like Fear

First: Nothing Drives Us Like Fear

Mario Baglietto, Managing Director Baglietto & Partners

Gli esseri umani non sono macchine pensanti che, occasionalmente, provano emozioni. Sono macchine emotive che, occasionalmente, pensano.

Lo sappiamo da molti anni, forse il nostro buon senso lo ha intuito da sempre. Importanti neurologi ed economisti lo hanno spiegato con chiarezza e provato scientificamente.

L’attuale scenario rafforza l’ipotesi che i comportamenti di ciascuno di noi siano fortemente guidati dalle emozioni, che influenzano la nostra interpretazione soggettiva della realtà e le scelte di azioni/comportamenti agiti (non a caso, Richard Thaler, Nobel per l’Economia nel 2017, ha studiato con attenzione i comportamenti nel corso della crisi della finanza mondiale del 2007. Credo che in queste settimane abbia molto materiale per i suoi studi).

Osservando e riflettendo su questo primo mese di emergenza, credo che una emozione umana sia la protagonista sulle scene: la paura (l’intero Team di Baglietto & Partners opera in Smart Working al 100% dal 24 febbraio alle 10.45. Scelta emotiva o ragionata?),

La paura è una emozione umana primaria, di base per i nostri comportamenti, e prescinde da emozioni più complesse basate sull’interazione con gli altri (emozioni secondarie). E’ un’essenziale emozione di difesa per tutti noi, che proviamo quando qualcosa minaccia la nostra esistenza o l’esistenza delle persone a noi più vicine (esistenza biologica, psicologica o economica). L’emozione della paura può influenzare fortemente i nostri comportamenti, manifestandosi in molte forme e con diversi gradi di intensità (ad esempio, ansie, fobie, panico).

In questo primo mese di crescente emergenza, ho chiesto a molte persone se avessero paura, se sentissero questo tipo di emozione. Molte di loro mi hanno risposto con decisione: no, non ho paura, sono “troppo impegnato” a gestire la difficile situazione attuale (N.B.: forse avrei potuto chiederlo a più persone, o approfondire meglio. Non l’ho fatto. Forse per paura?)

Per capire meglio, ho provato a pensare al mio lavoro. Mi occupo da molti anni di leadership e comportamenti organizzativi e questa risposta mi ha ricordato quella di molti manager quando, di fronte a importanti cambiamenti organizzativi, chiedo loro: hai paura di questo cambiamento? La risposta spesso è: “non ho paura, figuriamoci! Non ho tempo, ho cose più urgenti da fare!”

Un cambiamento importante è percepito da molti di noi come minacciante ed è spesso fonte di ansie e paure. Le discipline psicologiche insegnano che, di fronte alle nostre paure, allenarsi ad una maggiore autoconsapevolezza migliora la gestione di sé e, conseguentemente, la qualità e l’efficacia delle nostre azioni. Come farlo concretamente? Ad esempio, prendendosi giornalmente del tempo per se stessi, per comprendere quali sensazioni stiamo provando. Come le descriveremmo? (pensiamo al nostro “vocabolario emotivo”: siamo sicuri di conoscerlo e utilizzarlo a sufficienza? Quante parole siamo in grado di usare per descrivere le nostre sensazioni?)

Sono consigli che aiuterebbero anche noi all’inizio di questa crisi: siamo davvero sicuri di non provare paura? Impariamo a dare il giusto nome alle nostre emozioni, a ciò che sentiamo e che guida i nostri comportamenti quotidiani.

Alleniamoci a dire (a noi stessi in primis, e anche a chi ci è vicino): “ho paura e so che quando ho paura, posso prendere decisioni, per esempio, affrettate o poco lucide”. Questo sforzo di autoconsapevolezza, potrebbe aiutarci a gestire meglio questo periodo e a prepararci meglio ai prossimi mesi, al futuro di questo scenario nel breve e nel lungo periodo.

Anche perché, altre emozioni, altre attrici pretendono a breve un ruolo da protagoniste sulle nostre scene.

Personalmente, sento 2 emozioni primarie, la tristezza e la rabbia, bussare alla nostra porta: questa crisi sembra non finire mai… e poi perché ha colpito proprio noi?

Per uscire meglio e prima da questa crisi, impegnarci ad una maggiore autoconsapevolezza emotiva è ciò che possiamo fare. Ora!

Una sfida personale per tutti.

Stay Tuned: Coming Soon  “Second: Authentic Leadership ai tempi del Coronavirus”

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Fonti:

N. Damasio, neurologo portoghese, autore di “L’errore di Cartesio”, da cui è tratto l’incipit rielaborato;

R. Thaler, economista comportamentale, Premio Nobel per l’Economia nel 2017;

U. Galimberti, accademico e psicoanalista, autore di “Dizionario di Psicologia.

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